Zum Stück
Prima rappresentazione
Spettacolo nelle classi
Una donna di quasi cinquant’anni si trova in treno, diretta dall’Italia alla Germania. Vive a Berlino, le piacciono le donne, ha nostalgia del suo cane e ha un problema con Wittgenstein. Il suo desiderio più grande è un’Europa libera. A Berlino, nel Municipio di Kreuzberg, riceverà il suo passaporto tedesco e diventerà cittadina tedesca con tutti i diritti e doveri del caso, giurando solennemente sulla Costituzione. Giurerà di tenere al paese in cui vive. Inizia a pensare: mentre il treno continua nel suo viaggio le tornano in mente gli anni dell’immigrazione, il passaggio da sconosciuto a conosciuto. Balenano volti e momenti che le ricordano quanto è cambiata la sua vita – e lei. Poco prima del confine tra Italia e Austria salgono sei giovani ragazzi. Potrebbero essere giovani che vanno a giocare a calcio o a fare musica, ma non lo sono. Cosa distingue coloro i quali immigrano in Europa da fuori e quelli che immigrano all’interno dell’Europa? Cosa significa partire? Cosa significa arrivare? “Europas längster Sommer“ (2017) è il secondo romanzo di Maxi Obexer. “Si parla di patria, di identità moderna”, scrive la Frankfurter Allgemeine Zeitung. Dopo l’estate 2015 queste domande devono essere riformulate, dice Maxi Obexer. Prendendo spunto dalla propria biografia, la scrittrice riflette e medita, con gravità ma anche leggerezza: come dovrebbe essere l’Europa per evitare che gli uni non siano sempre solo privilegiati e gli altri svantaggiati? Nel 2017 il romanzo è stato nominato per il Bachmannpreis.
Maxi Obexer *1970 a Bressanone. Autrice di teatro, prosa, saggi e radiodrammi, fondatrice del Nids, un centro per la scrittura teatrale. È stata professoressa ospite in varie università, tra cui la Georgetown University di Washington, D.C., Dartmouth College in New Hampshire, il Deutsches Literaturinstitut di Lipsia, l'Universität der Künste di Berlino. Debuttò nel 2011 con il romanzo “Wenn gefährliche Hunde lachen“, e ha scritto opere come “Das Geisterschiff”, “Gehen und Bleiben“, “Illegale Helfer”.
Attori

Selbstporträt in der Garderobe.
Patrizia Pfeifer wurde in München geboren und wuchs in Bozen auf. Sie erhielt ihre Ausbildung an der Schauspielschule des Innsbrucker Kellertheaters und am Lee Strasberg Theatre and Film Institute in New York. Bereits während ihrer Ausbildung arbeitete sie als freischaffende Schauspielerin. 1996 gründete sie die Frauen-Theatergruppe Phenomena, mit der sie zuletzt in dem Stück „Wunschkonzert“ zu sehen war. Engagements führten sie wiederholt auch nach Bern an das Theater an der Effingerstrasse. Für Kino und Fernsehen arbeitete sie mit Regisseuren wie Roberto Faenza und Giacomo Battiato zusammen. Neben diversen Kleinkunstbühnen und den Sommerspielen tritt sie regelmäßig beim Theater in der Altstadt Meran und den Vereinigten Bühnen Bozen auf, wo sie zuletzt als Frau Muskat in „Liliom“ zu sehen war. In der Spielzeit 2019-20 ist sie neben „Im Treibsand-Loslassen“ auch in der Produktion „Europas längster Sommer“ zu sehen.

Joachim Gottfried Goller, *1992, aufgewachsen in Kastelruth. Der Regisseur, Autor und Schauspieler erhielt 2011 den ersten Preis bei den Bozner Autorentagen. 2014-18 führte ihn ein Engagement als Regieassistent und ein Geschichtsstudium nach München. Seit 2018 studiert er Regie an der Universität Mozarteum Salzburg. Bislang zeigte er in Südtirol eigene Arbeiten im TidA Meran, der Dekadenz Brixen, der Carambolage Bozen und insbesondere beim Rotierenden Theater. Zuletzt inszenierte er an den VBB „Europas längster Sommer“.

Ina Tartler geboren in Rumänien. 1988 Ausreise in die Bundesrepublik Deutschland. Studium der Germanistik, Theaterwissenschaft und Psychologie an der Ludwig-Maximilians-Universität München. 2002 bis 2008 leitende Dramaturgin am Schauspielhaus Salzburg. Seit August 2008 Leitung der Dramaturgie an den Vereinigten Bühnen Bozen. Freie Mitarbeiterin für den Radiosender Rai Südtirol.